[λίνον] sost. artigiano del lino, che si occupa della pulitura e del candeggio del lino PCair.Zen. 59304.7 (250a) μὴ οἱ λινεψοὶ ἀργῶσιν οὐκ ἔχοντες νίτρον εἰς τὴν ἕψησιν PSB 9220 a.5 (254a) χειμαζόμεθα γὰρ ὑπὸ τῶν λινεψῶν οὐχ ὡς ἔτυχεν ὑπολόγους ἡμῖν ἀναφερόντων, PRainerCent. 51.2,4 (Ia) r. 4 Ἀνομπεὺς καὶ Πετ̣α̣λ̣ί̣ων τῶν ἐκ Θερύθεως λινεψῶν etc.
Dizionari
WB
Friederich Preisigke, WB – Wörterbuch der griechischen Papyrusurkunden
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
GI3
LBG
DGE
PGL
Note
Il termine occorre solo in un numero limitato di papiri di epoca tolemaica. Le mansioni dei λινεψοί sembrano consistere nelle operazioni connesse alla pulitura e al candeggio del lino, cioè alla bollitura del lino grezzo in acqua addizionata con olio di ricino e carbonato di sodio. Alcuni dei papiri in cui i λινεψοί sono citati attestano appunto la difficoltà di approvvigionamento di carbonato di sodio (PCair.Zen. 59304) e olio di ricino (PSB 9220) necessari per la lavorazione. Sulla figura del λινεψός si veda E. Wipszycka, L'industrie textile dans l'Egypte romaine (Wroclaw 1965), p. 23 e n. e l’introduzione di G. Bastianini in PRainerCent. 51 (p. 327), con bibliografia. Si veda in particolare anche il recente contributo di N. Dogaer, The Role of Linen Boilers in the Ptolemaic Textile Industry, «ZPE» 215 (2020), pp. 195-200, che offre un’analisi del ruolo e delle attività dei λινεψοί e di altri lavandai professionisti in epoca tolemaica.
Il termine è registrato solo in LSJ come «linen-boiler, linen-cleaner» e in WB come «Garnkoch, Linnenfärber»; va aggiunto in GI.
Marzia D'Angelo
| Creato: 7/1/2018
| Modificato:
7/19/2020
