bot. silfio, pianta da cui si estraeva un succo dalle proprietà terapeutiche; usato come emetico in POxy. 4978.6 (II/IIIp) [ἐμε]τ̣ικόν· σίλφιον ὕ[δατ]ι̣ ζέσας πότισον
Dizionari
GI3
Franco Montanari, GI – Vocabolario della lingua greca, III edizione
LSJ
Henry Liddell, Robert Scott, Henry Stuart Jones, LSJ – A Greek-English Lexicon
LBG
WB
PGL
Note
Oltre che nelle fonti letterarie registrate nei lessici, il termine è attestato nel papiro citato, che contiene una ricetta medica di II/III secolo. Qui il silfio è citato come ingrediente da bollire nell’acqua e da bere come emetico (trad. ed.: «[Emetic]: having boiled silphium in water, give to drink»). Questo particolare uso è già noto da Gal. De antidotis XIV 143 Kühn. Altre proprietà terapeutiche del silfio (contro veleni, punture, brividi, convulsioni etc) sono descritte da Dioscoride 3.80.1. Sul termine, v. D. Leith in POxy. 4978, comm. a r. 6.
Il termine manca in WB.
Marzia D'Angelo
| Creato: 3/25/2020